Il taxy non ci impiegato molto ed ora sono al terzo piano, il piano alto della SD public, nell'ufficio del caporedattore. L'arredamento é elegante e moderno, nel complesso quello che ci aspetta da una persona come lui. Riflette il carattere spigoloso, deciso ed arrogante di Aldo. Lui siede alla scrivania, sulla sua poltrona di pelle "umana", lo sguardo fisso a leggere una copia dell'intervista.
Passano interminabili minuti di imbarazzato silenzio poi finalmente alza lo sguardo su di me ed esplode.
- Assolutamente no, io ti avevo detto che avrei intervistato una coppia aperta, non monogama.
- Appunto! Due scambisti, questo vogliono leggere i miei lettori.
Marcatamente posa l'accento su quel "miei lettori" per non lasciare spazio a dubbi su chi comanda.
Lo incalzo perché sono convinta che l'intervista valga.
Marcatamente posa l'accento su quel "miei lettori" per non lasciare spazio a dubbi su chi comanda.
Lo incalzo perché sono convinta che l'intervista valga.
- Ma i tempi sono cambiati, fidati. Secondo me funziona!
Aldo taglia corto, forse perché il telefono non ha mai smesso di squillare da quando abbiamo chiuso la porta.
Aldo taglia corto, forse perché il telefono non ha mai smesso di squillare da quando abbiamo chiuso la porta.
- Il prossimo mese ne voglio un altra di questo genere ma più incisiva. Trova due scambisti veri. Questa ormai la pubblichiamo perché il reportage sulla fiera del porno non é ancora pronto.
E' la tua ultima chance, ricorda che non sono stato io a volerti assumere, fosse stato per me ora risponderesti alle lettere delle lettrici di qualche rivista rosa, a loro piacerebbe la tua roba.
Sono furibonda. Mentre prendo le mie cose, lo fisso dritto negli occhi e gli dico che non me ne importa un fico secco se lui non mi voleva nel suo team e che si ricrederà. Dopodiché esco senza attendere la sua replica. Mentre chiudo la porta getto un ultimo sguardo e lo vedo alzare il telefono, segno che anche per lui la conversazione é finita. Meglio così.
- Serena, mandala in stampa! Te l'ho detto che é un osso duro, mi piace, ma non segue la nostra linea editoriale.
E' la tua ultima chance, ricorda che non sono stato io a volerti assumere, fosse stato per me ora risponderesti alle lettere delle lettrici di qualche rivista rosa, a loro piacerebbe la tua roba.
Sono furibonda. Mentre prendo le mie cose, lo fisso dritto negli occhi e gli dico che non me ne importa un fico secco se lui non mi voleva nel suo team e che si ricrederà. Dopodiché esco senza attendere la sua replica. Mentre chiudo la porta getto un ultimo sguardo e lo vedo alzare il telefono, segno che anche per lui la conversazione é finita. Meglio così.
- Serena, mandala in stampa! Te l'ho detto che é un osso duro, mi piace, ma non segue la nostra linea editoriale.
- La giro subito all'impaginazione. Per questo l'hanno presa, quelli del marketing dicono che bisogna rinfrescare la nostra immagine.
- Tutte cazzate! - replica caustico Aldo.
- Ehm...senti Aldo io l'ho letta e la trovo interessante.
- Tutte cazzate! - replica caustico Aldo.
- Ehm...senti Aldo io l'ho letta e la trovo interessante.
- Passa nel mio ufficio. Ora!
- Eccomi, volevi?
- Chiudi.
Serena chiude la porta e si avvicina alla scrivania tenendo in mano carta e penna pronta a ricevere qualche istruzione. Aldo si alza, gira intorno alla scrivania e si ferma dietro Serena.
Serena lo sente accostare le labbra al suo orecchio.
Serena chiude la porta e si avvicina alla scrivania tenendo in mano carta e penna pronta a ricevere qualche istruzione. Aldo si alza, gira intorno alla scrivania e si ferma dietro Serena.
Serena lo sente accostare le labbra al suo orecchio.
- Dicevi?
La sua voce e' forte, ma bassa e vellutata. Un brivido parte da dietro l'orecchio e corre veloce lungo la schiena di Serena per scaricarsi sulla punta delle dita. Conosce fin troppo bene quel tono, chiude gli occhi, e Aldo con una mano le scosta i capelli mentre col dorso dell'altra le carezza il collo, sono mani grandi e forti, ma calde e delicate.
La sua voce e' forte, ma bassa e vellutata. Un brivido parte da dietro l'orecchio e corre veloce lungo la schiena di Serena per scaricarsi sulla punta delle dita. Conosce fin troppo bene quel tono, chiude gli occhi, e Aldo con una mano le scosta i capelli mentre col dorso dell'altra le carezza il collo, sono mani grandi e forti, ma calde e delicate.
- Dicevo che ho trovato interessante l'intervista, la trovo originale e fresca.
- Si? Quindi pensi che al tuo Paolo piacerebbe sapere di noi, di quello facciamo?
Aldo ora le accarezza le spalle mentre le sfila la giacca e la lascia scivolare sulla sedia. Poi le sue dita scivolano lungo la schiena, le cingono la vita e passano a sbottonarle la camicetta. Di nuovo scendono lungo i suoi fianchi, ma a questo punto é lei a far cadere la gonna. Le piace Aldo,
Aldo ora le accarezza le spalle mentre le sfila la giacca e la lascia scivolare sulla sedia. Poi le sue dita scivolano lungo la schiena, le cingono la vita e passano a sbottonarle la camicetta. Di nuovo scendono lungo i suoi fianchi, ma a questo punto é lei a far cadere la gonna. Le piace Aldo,
anche il sesso con Paolo non é male, ma Aldo é deciso, maturo, di un altro pianeta.
Serena si scosta, si volta, porta un completo intimo di pizzo nero con fiorellini rosa, e lo guarda.
Serena si scosta, si volta, porta un completo intimo di pizzo nero con fiorellini rosa, e lo guarda.
- No non penso di dirgli nulla, non capirebbe. Ti piace?
- Sei molto, molto attraente, anche Paolo apprezzerà.
- Staremo a vedere. Sembra sempre così distratto.
- Penso io a te allora.
Aldo ha un sorriso, qualcosa tra l'impertinente lo sfrontato ed il presuntuoso, di cui Serena subisce il fascino. Saranno le attenzioni che le dedica, nessuno mai prima di lui l'aveva guardata con quegli occhi.
Aldo la prende per mano e vanno a sedersi sul divano. Si abbracciano e si baciano, si carezzano, si guardano, poi si baciano di nuovo.
Serena si lascia andare , sente caldo, gli sbottona la camicia e gli passa una mano sul petto, villoso e muscoloso, per poi baciare e stimolare i suoi capezzoli con la lingua.
Aldo rilassa le spalle sul divano, tira indietro le braccia e aspetta, sicuro di quello che sta per accadere. Ma Serena, dopo i primi sei mesi di "gavetta", come la chiama lei, ormai si sente sicura ed osa, lo fa aspettare, ci gioca come un gatta col topo, si struscia sensuale sul suo corpo, passa le mani sulle sue gambe, sale alla patta poi ricomincia.
La mano di Aldo si fa audace e le afferra un gluteo, decisa, poi dolcemente si insinua tra le gambe di Serena e la sfiora. E li, la gatta capitola, esplode di voglia, si contorce per resistere e per allungare l'agonia di Aldo, ma ancora una volta ha ragione lui, l'agonia é la sua e che non vede l'ora di averlo dentro di se.
Serena scende carponi, allunga la mano verso la sua patta, lo slaccia e lo guarda, intensamente, gli sfila i pantaloni ed affonda la testa tra le sue gambe, carezzandolo e baciando l'interno coscia mentre prende in mano la sua virilità.
Aldo senza interromperla le slaccia il reggiseno con fare deciso e lascia liberi i suoi seni suggerendole la prossima mossa.
Aldo senza interromperla le slaccia il reggiseno con fare deciso e lascia liberi i suoi seni suggerendole la prossima mossa.
Serena comincia a baciare e leccargli i testicoli, poi l'asta ed infine gli passa la lingua intorno alla cappella carnosa e gonfia.
Aldo ansima un po' adesso, ma Serena sa che deve essere bello umido, per cui lo ingoia, lo assapora e lo gusta e quando é pronto ed il suo palato sazio, si tira un po su e lo affonda tra i suoi seni.
Aldo ansima un po' adesso, ma Serena sa che deve essere bello umido, per cui lo ingoia, lo assapora e lo gusta e quando é pronto ed il suo palato sazio, si tira un po su e lo affonda tra i suoi seni.
- Siii! - e un sospiro i suoi unici suoni quando inizia il lento su e giù tra i suoi seni per accoglierlo in bocca quando riemerge.
Serena é affamata, lo vuole, vuole quel corpo di maschio su di se, vuole essere sua e Aldo lo sa fin troppo bene, la tira su, le sfila il resto del suo completino intimo, la volta piegandola con le mani sul divano, si inginocchia e ricambia.
Dapprima un passaggio diffuso al pube poi due dita che la sfiorano per poi insinuarsi dentro di lei, e la lingua che si concentra a ritmo battente ma regolare, alternata a piccoli baci e suzioni, sul suo grilletto.
Dapprima un passaggio diffuso al pube poi due dita che la sfiorano per poi insinuarsi dentro di lei, e la lingua che si concentra a ritmo battente ma regolare, alternata a piccoli baci e suzioni, sul suo grilletto.
- Prendimi! - Serena ascolta le parole e non sa come le siano uscite di bocca.
- Con piacere - La sua risposta mentre si rialza per piazzarsi dietro di lei.
Sente la sua erezione che preme, ma lui attende, glielo strofina contro, poi lo ripoggia ed infine la prende deciso ma lento, inesorabilmente dentro. Si fa strada, la riempie poco alla volta, le da tempo di adattarsi alla sua forma, fino a farla sentire donna.
Serena ed Aldo ora sono uniti in un amplesso frenetico e tribale finché il piacere non esplode, Serena é scossa dal pulsare dell'orgasmo e Aldo le riversa il suo seme dentro.
Cadono esausti sul pavimento, lei sopra il suo petto si gode il suo respiro che si fa sempre più regolare, lui che le carezza il fianco. In testa le fa eco la domanda che Paolo le ha rivolto qualche giorno prima "...ma quando hai imparato a fare l'amore così bene?" "E'...un talento naturale" era stata la sua risposta.
- E tu? Lo diresti a tua moglie?
- No non penso di dirgli nulla, non capirebbe...