Siamo usciti per andare al parco come ogni martedì pomeriggio, né io né Vito abbiamo altri impegni e col bel tempo ci piace uscire e correre, stare all'aria aperta, respirare a pieni polmoni e rilassarci a terra mentre facciamo un poco di esercizi.
Ci sono delle rovine nel parco e passando da dietro si può entrare senza essere visti. Vito imbocca di corsa, mi aspetta e quando sono dentro mi abbraccia e bacia con passione e tanta voglia. Ci prendiamo ed aggrovigliamo in terra fin quando presa dalla voglia non cedo alle sue mani. Io in piedi, lui in ginocchio di fronte a me, la sua lingua calda e umida...mi solleva, le mie gambe sulle sue spalle, le mie spalle contro il muro, la sua testa tra le mie cosce e le sue attenzioni rivolte al mio piacere. Adoro quel suo modo appassionato e animale di leccarmi, soffice, pulsante, esplorativo ed esperto. Le contrazioni mi scuotono l'addome e le gambe, poi esplodo e la sua lingua si fa più morbida e dolcemente si allontana.
So cosa pensa quando mi guarda in quel modo. Gli occhi sembrano fissi su di me, ma a guardarli con attenzione si adagiano impercettibilmente e velocemente sui miei seni, sui fianchi e sulle gambe. Mi vuole.
Siamo a casa. Chiudo la porta mi sfilo la maglietta e gliela lancio. Vito raccoglie la sfida si tolglie la sua e mentre getto un'occhiata al suo torace muscoloso mi prende in braccio e mi porta in bagno sotto la doccia.
Siamo a casa. Chiudo la porta mi sfilo la maglietta e gliela lancio. Vito raccoglie la sfida si tolglie la sua e mentre getto un'occhiata al suo torace muscoloso mi prende in braccio e mi porta in bagno sotto la doccia.
La voglio. Al parco ho sentito l'ardore di Gianna e non smetto di desiderarla. La sua passione quando la prendo é inebriante per i miei sensi ed ora la voglio. L'ho osservata mentre si spogliava e l'ho portata sotto la doccia. L'acqua tiepida é un piacere dopo la corsa. Con la spugna le massaggio le spalle e le braccia, lei arrossisce, china il capo e poggia la fronte sul mio petto, arrossisco anch'io pensando che in quel modo non può che guardare la mia erezione. Le bacio il collo, dietro le orecchie, e continuo ad insaponarle la pancia poi la volto e mi dedico alla sua schiena, al sedere ed alle gambe. Gianna poggia le mani al muro, un invito il suo, a continuare. La massaggio all'interno delle cosce ed inizia a gemere, lei mi vuole quanto io voglio lei.
Lascio la spugna, poggio il mio corpo contro il suo che apre le gambe poi la mia mano la cinge. Gianna mi asseconda muovendo il bacino mentre le mie dita la cercano, cercano il suo segreto. Le mordo il collo preso da un impeto, punto l'asta in alto, ci fermiamo per un istante, in attesa, poi affondo dentro di lei, le manca il fiato, ma il suo ventre ricomincia a dondolare, le mie dita a carezzare, il mio pene a pulsare dentro di lei.
I minuti scorrono, la mano di Vito mi stimola in superficie e il suo pene in profondità, sento che sto per venire ed anche lui, perché si contrae con più forza, aspettami, ci sono, vengo con te...
E' sera, siamo stesi sul divano e ci raccontiamo la nostra giornata.
- Insomma hai letto l'intervista del momento? Quella sugli scambisti?
- Non li definirei semplicemente scambisti perché in fondo non é quello che sono. L'intervista parla di una coppia che ha raggiunto un equilibrio, del loro cammino verso una maturazione condivisa, di come sono usciti dalla monotonia di coppia. Comunque niente di nuovo, dal mio punto di vista; la rivista é sul tavolo, leggila quando hai tempo, poi mi dici la tua.
- Se é come dici potrebbe essere utile a molte coppie.
- Sarà utile anche all'editore, ne era rimasta solo una copia in edicola.
- E chi la compra secondo te?
- Un sacco di donne! Eros é in vacanza e le clienti sono tutte li a ronzare intorno a Jamil, che sa il fatto suo.
- Che vuoi dire?
- Parecchie si allontanano con la rivista in mano...
- Ci sarà un incremento delle nascite nel quartiere allora.
- La soluzione al problema demografico occidentale. Buon titolo per una pubblicazione.
- Scemo.
- Fatti abbracciare...